Smetto quando voglio ad honorem streaming

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Accanto all'ex galeotto produttore di smart drug ritroviamo il chimico Alberto Stefano Fresii due latinisti Mattia Valerio Aprea e Giorgio Lorenzo Lavial'impacciato antropologo Andrea Pietro Sermontiil timido archeologo Arturo Paolo Calabresie l'avventato economista Bartolomeo Libero De Rienzo. Il terzo capitolo nina storia iniziata nel 2014 con il grande successo al botteghino Smetto quando voglio. Intanto il resto della banda capisce che il gas nervino si trova già nell'università, ma allo stato liquido, segno che può essere neutralizzato con l'idrossido di sodio. Con Smetto quando voglio-Ad honorem si completa la trilogia. Pietro si riunisce ai ricercatori e tutta la banda si allontana dalla Sapienza per tornare ring il carcere entro le 24 ore previste dalla legge, prima di essere incriminati per evasione. Qual è il suo piano. Atto finale della trilogia diretta da Sydney Sibilia, Smetto quando voglio: Ad honorem vede la banda di cervelloni incompresi, capitanata dal neurobiologo Pietro Zinni Edoardo Leoriunirsi per l'ultima sconsiderata impresa. Soltanto nuovi u con qualita altissima sono raccoglieti in nostro sito CineBlog01. Il film inizia la notte dell'incidente di Alberto, quando Walter Mercurio ruba il cromatografo e lo porta nel tecnopolo abbandonato di Civitavecchia, che usa come base. URL consultato il 3 dicembre 2017. Critica Il terzo capitolo è stato accolto generalmente in maniera più positiva del secondo dai siti Bad PanMoviePlayer e Coming Soon.

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Film in streaming - Saranno pero difficili da gestire le conseguenze, donne bella vita e potere li porteranno ad incrociare problemi non indifferenti.


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Il film inizia la notte dell'incidente di Alberto, quando Walter Mercurio ruba il cromatografo e lo porta nel tecnopolo abbandonato di Civitavecchia, che usa come base. Un anno dopo Pietro Zinni è in carcere e cerca in tutti i modi di convincere il magistrato che qualcuno ha sintetizzato il gas nervino e vuole usarlo per fare una strage. Un giorno in carcere si presenta Alice Gentili, la giornalista che aveva scritto l'articolo che aveva smascherato la trattativa tra la banda dei ricercatori e la polizia. Dice a Pietro di aver indagato sul tecnopolo abbandonato in cui lui e la sua banda erano stati sorpresi e arrestati per la produzione della droga Sopox, e di aver scoperto che alcuni anni prima c'era stato un incidente che aveva provocato un morto e un ferito, Claudio Felici, vero nome del criminale Murena, che attualmente si trova a Rebibbia in isolamento. Allora Pietro, aiutato dall'avvocato Vittorio, si fa trasferire a Rebibbia per parlare proprio con Murena e scoprire di più sull'incidente, per capire chi è che ha prodotto Sopox e di conseguenza il gas nervino. A Rebibbia riceve un posto come insegnante per i detenuti e dopo due mesi riesce finalmente ad incontrarlo. Dal suo racconto scopre che al tecnopolo gli unici reparti attivi erano il suo e quello di Walter Mercurio, che lo gestiva insieme alla sua collega e fidanzata Ginevra. Grazie ad un colloquio con la compagna Giulia, Pietro scopre che Fabio, il nuovo fidanzato di lei, presto riceverà la laurea ad honorem durante una grande cerimonia all'università La Sapienza, alla quale presenzieranno le più importanti cariche dell'istruzione e della ricerca italiane. Capisce quindi che molto probabilmente Walter Mercurio sprigionerà il gas in quell'occasione e che solo lui e la sua banda potranno fermarlo. Riunita la banda, Pietro riesce ad organizzare l'evasione insieme al Murena: durante l'annuale spettacolo canoro organizzato dallo stravagante direttore del carcere, la banda riesce a provocare un'esplosione nella sala computer del penitenziario e a fuggire attraverso un condotto sotterraneo usato per far arrivare i cavi della fibra ottica nel carcere. Travestiti da frati riescono a lasciare Rebibbia e a recarsi alla Sapienza, ma durante il viaggio in metropolitana, il Murena lascia la banda e se ne va per la sua strada, poiché il suo compito, a suo dire, è terminato. Nel frattempo la polizia ha appreso della fuga della banda e il commissario Galatro organizza un'operazione di cattura. Ma l'ispettore Paola Coletti è l'unica a conoscere veramente bene la banda e capisce che molto probabilmente gli evasi sono diretti all'università. Alla Sapienza, Pietro si separa dagli altri per parlare con Giulia, ma intravede Walter Mercurio e lo segue. Si imbatte nella Coletti e la convince a non arrestarlo per aiutarlo a fermare l'attentato. Intanto il resto della banda capisce che il gas nervino si trova già nell'università, ma allo stato liquido, segno che può essere neutralizzato con l'idrossido di sodio. Dopo aver prelevato la sostanza da un cadavere imbalsamato, Alberto inizia a iniettarla nei boccioni dell'acqua, nei quali si trovava il gas, aiutato dalla Coletti. Pietro, invece, incontra Walter Mercurio e cerca in tutti i modi di convincerlo ad abbandonare il suo piano malvagio. Mercurio, però, è intenzionato a sprigionare il gas. Sopraggiunge il Murena, deciso ad aiutare Pietro, ma Mercurio non dà ascolto neanche lui e rivela l'esistenza di un boccione nascosto, collegato alla rete elettrica. Mercurio, infuriato, cerca di uccidere Pietro, ma fortunatamente irrompe la Coletti che lo dichiara in arresto. Murena se ne va e Pietro fa per uscire dall'università, quando incontra Giulia. I due si baciano, ma poi Giulia si allontana, facendogli capire che tra loro non c'è più nulla. Pietro si riunisce ai ricercatori e tutta la banda si allontana dalla Sapienza per tornare verso il carcere entro le 24 ore previste dalla legge, prima di essere incriminati per evasione. Nel finale si vede due giovani, che somigliano a Pietro e Alberto gli stessi ragazzi che in metropolitana avevano convinto il Murena a cambiare idea e ad andare a fermare Walter , che entrano mentre si chiedono che faranno una volta laureati, rispondendo poi che qualcosa si inventeranno, facendo quindi capire che potrebbero intraprendere la strada dei due protagonisti. Incassi Il film ha debuttato al secondo posto nel italiano, con un incasso di 1 milione di euro nel primo weekend di programmazione e ha chiuso con un incasso finale di 2,9 milioni. Critica Il terzo capitolo è stato accolto generalmente in maniera più positiva del secondo dai siti Bad Taste , MoviePlayer e Coming Soon. Meno convincenti e più stiracchiati i cattivi, primo fra tutti il Mercurio di Lo Cascio, raccontato attraverso approssimativi e troppo diluiti flashback e privo di credibilità ed efficacia. URL consultato il 3 dicembre 2017. URL consultato il 5 dicembre 2017. URL consultato il 24 aprile 2018. URL consultato il 24 aprile 2018. URL consultato il 24 aprile 2018. URL consultato il 24 aprile 208. URL consultato il 24 aprile 2018. URL consultato il 24 aprile 2018. URL consultato il 24 aprile 2018. URL consultato il 24 aprile 2018.